Tuesday, October 10, 2006

Avviso ai miei 4 lettori

Da oggi (anzi, da quando ho postato il video), il blog perderà quel carattere di intelligibilità che precedentemente, almeno per gli esegeti meno ottusi, presentava. Le “R” dei titoli non staranno più necessariamente a indicare un prefisso iterativo, ma torneranno liberamente ad essere lettere dell’alfabeto tra tante. Ci si prenderà in tal senso la licenza di istituire anche collegamenti del tutto superficiali (è tanto liberatorio!). Inoltre, credo proprio che ogni tanto avrò voglia di uscire da questo mutismo iconografico e scrivervi due paroline (come in questo caso). Si prevede (ma è ancora notizia incerta) la comparsa di puntate di un romanzo a puntate che forse non verrà mai completato, sia per motivi di copyright, sia a causa di una predilezione del non finito che ha origine nella visione, da parte della sottoscritta, di numerose soap operas. Più che gusto del non finito, si potrà parlare dunque di gusto dell’infinito, nel senso che le storie narrate o accennate potrebbero essere portate avanti all’infinito, ovvero fino ad esaurimento dell’ingegno o della voglia dell’autrice.
La comparsa delle singole puntate potrà essere incostante, la convinzione nel portare a termine il progetto, titubante.
All’eventuale replica di qualcuno che tentasse di insinuare che ciò è poco corretto nei confronti di qualunque pubblico, per quanto esiguo, e di qualunque alterità umana in genere, risponderei con una bella battuta di Woody Allen. Prima di citarla voglio comunicare il mio gaudio nel saperla poco utilizzata finora, dal momento che è tratta da “SCOOP”, film che io personalmente ho visto sabato sera, e che essendo uscito da non più di una settimana, è ancora materia troppo giovane per fungere da orpello ai discorsi dei più.
Comunque la battuta è qualcosa tipo (non me la sono potuta appuntare testualmente al cinema): “Sono nato ebreo e nel corso della vita mi sono convertito al narcisismo”.
Infine, sempre per essere più disorientante che altro, ci tengo a comunicare che le puntate saranno presentate di volta in volta alla rinfusa. E’ chiaro che brani che presentano incipit come “Era una notte buia e tempestosa…” andranno collocati più verso l’inizio che verso la fine della storia; in generale però il criterio che potrà servire a riordinare gli eventi saranno le stagioni. Ammettiamo infatti che l’unità di tempo della vicenda sia un anno: la stagione in cui si svolge l’evento narrato nel singolo post sarà allora un orientamento nella collocazione temporale di esso all’interno dell’intera storia. Insomma, tutta la faticosa opera di ricostruzione dei fatti, dei personaggi e dei loro legami è affidata al lettore. L’indizio principale fornito in questa sede è dunque, semplicemente, che alcune puntate saranno marcatamente invernali, altre marcatamente primaverili, altre marcatamente estive e altre marcatamente autunnali; a partire da ciò bisognerà capire l’ordine dei fatti in ciascuna delle stagioni, e una volta fatto questo, l’ordine degli eventi all’interno dell’anno (cioè da quale stagione far partire la vicenda). Ciò che io mi impegno a garantire in questa sede è, in buona fede, l’esistenza di un nesso logico. Nulla da aggiungere per ora.
Saluti e baci a tutti.

4 comments:

charlie said...

però prima di chiudere questo ritornello delle r, potevi dedicare un post a 'RITARDO', no?

charlie said...

è vero che per questo non è mai troppo tardi....

incostanza said...

il ciclo del ri e della r non è affatto chiuso e te lo dimostrerò subito. anzi, continuerà per sempre. è finita semplicemente l'era della sua esclusività.

Via Rigattieri said...

intellettuali sì. Meno male che qua c'è filippo bellissima che mi tira su.