immaginati quel momento, tra vent'anni. busserai a casa mia con una scampanellata puerile. ti presenterai puntualmente a quell'ora che secondo te è l'ora di merenda. stavolta non sveglierai mia madre. sarai tu che mi ricorderai la tua figura ignobile, e sarà il tuo volto che mi ricorderà il passaggio del tempo. i tuoi occhi mi ricorderanno i miei. li uso per guardare e li guardo raramente. quel giorno sarà una giornata qualunque. io abiterò in uno stabile a più piani di cui alcuni disabitati, in una zona a metà tra il centro e la periferia, in una città di media grandezza. mi ricorderai quella provincia che non ha niente, la tua, dove ha sempre fatto troppo caldo per pensare e mancava pure il mare. irromperai nella mia vita consumata e mi ricorderai il disagio della prima volta che mi hai costretto a sopravvivere alla gelosia d'estate.
quel giorno in cui verrai non ci sarà niente a consolarmi di aver perduto la gioventù e la grazia. arriverai come eri solito fare e proverai a consolarmi con le tue pessime idee. metterai un disco dei nostri. per allora, avrò finalmente dimenticato le mie canzoni preferite. non avrò il coraggio di dirtelo. la musica suonerà in sottofondo mentre noi ci guarderemo da un capo all'altro del tavolo come due intenditori improvvisati. più improvvisato io. per salvarti la vista dal cemento pianterò il tuo sguardo nel mio, ti impedirò di guardare oltre i vetri.
a sera, ti cimenterai con parole complicate, in un buio spoglio di argomenti, sulla via del ritorno. io non ti avrò invitato per cena.
quel giorno in cui verrai non ci sarà niente a consolarmi di aver perduto la gioventù e la grazia. arriverai come eri solito fare e proverai a consolarmi con le tue pessime idee. metterai un disco dei nostri. per allora, avrò finalmente dimenticato le mie canzoni preferite. non avrò il coraggio di dirtelo. la musica suonerà in sottofondo mentre noi ci guarderemo da un capo all'altro del tavolo come due intenditori improvvisati. più improvvisato io. per salvarti la vista dal cemento pianterò il tuo sguardo nel mio, ti impedirò di guardare oltre i vetri.
a sera, ti cimenterai con parole complicate, in un buio spoglio di argomenti, sulla via del ritorno. io non ti avrò invitato per cena.