Monday, March 02, 2009

viaggio al centro della terra

non c'è niente di più bello che sognare, in provincia, di andare un giorno al centro del mondo. siamo tutti drogati di tristezza, in provincia, e sappiamo poco della vita. ci sappiamo muovere poco. c'è più spazio per sognare però. soffriamo meno del contrasto con la realtà. non ci dobbiamo difendere dalla realtà. ci difendiamo meno. siamo meno sommersi. non ci sappiamo difendere. ed è anche più difficile salvarsi. si assapora meglio la sera, in provincia. le giornate finiscono di meno la sera, in provincia. siamo meno stanchi. la città è più silenziosa. siamo in pochi ancora in giro. ma le strade sono nostre. sentiamo la voce della televisione provenire dai palazzi e per noi è come il canto del grillo. la campagna si raggiunge a piedi, in provincia.


dal davanzale della mia finestra, ho sognato spesso di andare a new york esclusivamente per attraversare una strada, rigorosamente sulle strisce. attraversare da marciapiede a marciapiede e una volta raggiunta la sponda giusta percorrere la via battendo i tacchi sull'asfalto in un modo molto particolare. hey babe, take a walk on the wild side. li senti quasi che ti chiamano, nascosti tra le macchine del parcheggio sotto casa tua. per l'occasione avrei messo degli stivali rossi come quelli di vincent gallo. ma solo per un'occasione del genere. al massimo, con quegli stessi stivali ci andrei a fare un aperitivo a los angeles. come unico scopo, sempre, sbattere i tacchi sul marciapiede con grande convinzione. e forse ci ho provato lo stesso, senza andare in nessun luogo. ho fatto le prove per quando ci andrò, a los angeles. che è la città d'america che più mi inquieta. al solo pensiero, quindi pregiudizialmente. ma penso di avere ragione. meglio sarebbe non andarci proprio fingendo di ricordarla così, una serata superficiale, passata a bere cocktail molto colorati. quel tipo di serata da persona che sbriciola la vita bevendo cocktail scintillanti in bicchieri trafitti dalle luci della ribalta.
tornerei a casa subito dopo poi, e subito in cortile, subito a menare il can per l'aia e ad abbaiare alla luna piena. resterei accovacciata per un po', a coltivare malinconie a quattro zampe, con lo sguardo assorto, astratta in una posa tipicamente provinciale e ignara di tutto.