Monday, September 15, 2008

Goodbye














Se in virtù di carità o disperazione doveste mai trovarvi a passare del tempo in una struttura statale di recupero da Sostanze come la Ennet House di Enfield MA, verrete a sapere molte cose nuove e curiose.

Che il cuore degli alcolisti cronici - per ragioni che nessun medico sa spiegare- si dilata fino a due volte le dimensioni del cuore di un non alcolista, e non c'è verso che recuperi le dimensioni normali.
Che esiste una categoria di persone che porta la foto del proprio medico nel portafoglio.


Che l'inquietante termine Ispanico per ogni malessere interiore che fa ricadere il tossicomane nella schiavitù della Sostanza è tecato gusano, che sembra essere una specie di verme interiore psichico impossibile da saziare o uccidere.

Che i neri e gli ispanici possono essere razzisti quanto e più dei bianchi, e che possono diventare ancora più ostili e sgradevoli quando vi mostrate stupiti da questa cosa.
Che alcuni riescono nel sonno a estrarre una sigaretta dal pacchetto sul comodino, accenderla, fumarla fino alla fine e poi spegnerla nel posacenere accanto al letto - il tutto senza mai svegliarsi, e senza dar fuoco a nulla.

Che riguardo alle funzioni sessuali ed escretive le persone di sesso femminile sanno essere volgari quanto quelle di sesso maschile. Che più del 60% di tutti gli arrestati per crimini connessi a droga e alcol dichiarano di essere stati oggetto di abusi sessuali da bambini, mentre i due terzi del restante 40% affermano di non riuscire a ricordare la propria infanzia con sufficiente precisione per dire qualcosa riguardo a eventuali abusi.

Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. E che la maggior parte dei tossicodipendenti adulti ha già assimilato e accettato questo fatto, spesso in giovane età.
Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete affatto.

Che il "Dio" degli Alcolisti Anonimi, dei Narcotisti Anonimi e dei Cocainomani Anonimi apparentemente non vi chiede di credere in Lui/Lei/Esso prima che Lui/Lei/Esso vi aiuti.
Che, con buona pace delle stronzate maschiliste, il pianto maschile in pubblico non soltanto è molto mascolino ma può anche farvi sentire bene (riferito da terzi).
Che il sonno può essere una forma di fuga emozionale e che, seppure con un certo sforzo, si può abusarne. Che la solitudine non è una funzione dell'isolamento. Che le alleanze tra pochi e l'esclusione degli altri e i pettegolezzi possono essere forme di fuga.

Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità.
Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri.
Che è possibile imparare cose preziose da persone stupide.


Che improvvisamente puoi volerti fare della tua Sostanza così intensamente da essere sicuro di morire se non lo fai, ma che puoi anche rimanere seduto a torcerti le mani con la faccia fradicia di sudore da quanta voglia hai, che puoi volerti fare e restare seduto, volere ma non farlo, se vuoi, e che se riesci a resistere e a non farti quando ne hai una voglia pazzesca, questa voglia se ne andrà - almeno per un po'.


Che è statisticamente più facile liberarsi di una dipendenza per le persone con un basso QI che per quelle con un QI più alto.
Che concentrarsi intensamente su qualcosa è un lavoro duro.
Che il latte provoca ai gatti dei violenti attacchi di diarrea, contrariamente all'immagine popolare sui gatti e sul latte.


Che è possibile abusare fino all'assuefazione di antinfluenzali e antistaminici da banco. Che le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse. Che se un numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore che si leva dalle tazze. Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore.


Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è possibile addormentarsi in un attacco d'ansia.

Che la maggioranza delle persone con una dipendenza da Sostanza è anche dipendente dal pensare, nel senso che ha un rapporto compulsivo e insano col proprio pensiero.
Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati.

Che il 99% dei pensieri di chi soffre di pensiero compulsivo è rivolto a se stessi; che il 99% di questo pensiero consiste nell'immaginare e poi prepararsi a qualcosa che sta per accadere loro; e che, stranamente, il 100% delle cose per le quali usano il 99% del loro tempo a prepararsi ad affrontarle in ogni possibile risvolto, non sono mai positive.


E che questo si connette in modo interessante con l'impulso nella prima fase di sobrietà a pregare per poter perdere il senno. In breve, che il 99% dell'attività del pensiero consiste nel cercare di terrorizzarsi a morte.



Che è possibile preparare delle ottime uova in camicia in un forno a microonde. Che il termine di strada metropolitano per dire assolutamente meraviglioso è: tremendo. Che il rumore dello starnuto è diverso per ciascuno. Che chiunque sia stato in prigione non ritorna più quello di una volta.

Che in una stanza pulita ci si trova meglio che in una sporca. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole un grande coraggio per mostrarsi deboli.


Che nessun singolo momento individuale è in sé per sé insopportabile.

Che nessuno che sia stato così schiavo di una Sostanza da aver dovuto smettere di prenderla e ci sia riuscito e ne sia stato senza per un po' ma che poi per una qualsiasi ragione sia tornato sui suoi passi e abbia ripreso la Sostanza, ha mai detto di essere stato contento di averlo fatto, cioè di aver ripreso di nuovo la Sostanza ridiventandone schiavo; mai. Che praticamente tutti si masturbano. Che il possesso di molto denaro non immunizza la gente dalla sofferenza e dalla paura.

Che provare a ballare da sobri è tutt'altro che un paio di maniche. Che alcuni soggetti sinceramente devoti e spiritualmente maturi credono che il Dio nel quale credono li aiuti a trovare parcheggio e suggerisca loro i numeri giusti del Lotto.

Che, entro un certo limite, si può vivere insieme agli scarafaggi. Che "accettazione" è in genere un termine di fatica, più che altro. Che persone differenti hanno un'idea radicalmente differente dell'igiene personale di base. Che per qualche perversa ragione, è spesso più divertente desiderare qualcosa che averlo. Che fare sesso con qualcuno per cui non provate nulla lascia una sensazione di solitudine maggiore che non farlo affatto, dopo. Che è consentito volere.

Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri. Che questo non è necessariamente perverso. Che è possibile che gli angeli non esistano, però ci sono persone che potrebbero essere angeli.

Che Dio - a meno che non siate Charlton Heston, o fuori di testa, o entrambe le cose - parla e agisce interamente tramite degli esseri umani, ammesso poi che ci sia un Dio.
Che Dio potrebbe non inserire la questione se crediate nell'esistenza di un Dio o meno piuttosto in basso nella lista delle cose sul vostro conto che a lui/lei/esso interessano.


Che una persona compie, sotto l'influsso della Sostanza, gesti che non commetterebbe mai da sobria, e che alcune conseguenze di questi gesti non si possono mai più cancellare o rimediare.


I delitti sono un esempio.
Lo stesso per i tatuaggi.


Quasi sempre fatti eseguire d'impulso, i tatuaggi risultano vividamente, terribilmente permanenti.















Farewell


L’idea di ciò che sta per fare qui dentro contiene ogni altra idea. E la rende banale. Il bicchiere di succo è dietro al gabinetto, mezzo vuoto. Dietro alla tazza del water ci sono macchie lucide di origine ignota. Questi sono fatti. Questa stanza in questo appartamento è la somma di molti specifici fatti e idee, nient’altro che questo. Prepararsi deliberatamente a farsi scoppiare il cuore ha assunto lo status di uno di questi fatti. Era un’idea, ma ora sta per divenire un fatto. Più si avvicina alla realizzazione, più sembra astratto. Le cose diventano molto astratte. La stanza concreta era la somma di fatti astratti. Sono astratti i fatti? O sono invece rappresentazioni astratte di cose concrete?
Joelle unisce altri due fiammiferi e si prepara ad accenderli, inspirando ed espirando come un nuotatore prima di immergersi.
-Ho detto, c’è qualcuno qui dentro?
La porta del bagno è composta da 36 quadrati, ovvero tre colonne per dodici righe dentro un rettangolo di legno non proprio dritto.



Oltre la porta, la spirale pubica di fumo azzurrino che si leva dal mucchietto di ceneri color elefante e dai piccoli cristalli anneriti del colo dell’imbuto di alluminio, il blu intenso del fumo, che l’ha fatta scivolare lungo la parete oltre l’asciugamano annodato, l’asta portasciugamani, la carta da parati di fiori color del sangue e la presa elettrica lercia, l’aspra tinta chiara e violenta del dio cielo che l'ha lasciata seduta in posizione fetale con il mento sulle ginocchia in ancora un altro bagno nordamericano, senza velo, di bellezza invincibile, forse la più bella ragazza di tutti i tempi, le ginocchia al petto, i piedi gelidi dal gelo radiante della porcellana dei piedini della vasca da bagno, (Molly si è fatta laccare la vasca di blu, laccare), stringe in mano la bottiglia e si ricorda che il suo slogan sull'ultima generazione era "la scelta di una generazione nuda", quando lei arrivava all'altezza delle tasche delle persone ed era molto più bella di tutti i giganti color pesca che guardavano insieme sullo schermo la mano di lui sul suo grembo, quella di lei nella scatola a cercare la sorpresa tra le caramelle. Ancora divertimento, troppo divertimento dentro il velo sulla mensola sopra di lei, la mistura ormai finita continua ad esalare un filo di fumo, il grafico che si avvicina al picco più elevato, il picco, la freccia nella più felice delle discese, è così bello che non riesce a sopportarlo e si attacca al bordo freddo della fredda vasca da bagno per tirarsi su mentre il rumore bianco della festa raggiunge secondo lei quel precipizio stereofonico del volume oltre le quale le casse esploderanno, la gente si muove appena mentre balla e le conversazioni languono e in sottofondo c'è uno spaventoso pezzo pre-Carter che dice:" you've only just begun".




Gli arti di Joelle sono così lontani da lei che è solo per magia se ancora rispondono ai suoi comandi, tutti e due gli zoccoli sono semplicemente spariti, introvabili, e le calze sono stranamente bagnate, solleva il volto per affrontare lo specchio lercio dell'armadietto dei medicinali, fiori di fiamma gemelli ancora sospesi all'angolo del vetro, le corone della fiamma che ha mangiato ora strisciano come zampe di vespa nello specchio, che usa per localizzare il velo senza volto e quello che c'è dietro, ricarica l'imbuto, le ceneri del carico di prima sono il filtro migliore del mondo, questo è un fatto, inspira ed espira come un saggio tuffatore

-Si può sapere chi c'è qui dentro?C'è qualcuno? Aprite! Me la sto facendo addosso! Ma insomma Notkins c'è qualcuno chiuso qui dentro e sembra... beh sembra che stia male, c'è uno strano odore

Ed è inginocchiata a vomitare nella vasca da bagno blu, tra le cesellature sul bordo della vasca ci sono dei pezzettini granulosi bianchi tra lacca e porcellana, vomita succo fangoso e fumo blu e puntini rosso mercurio nella vasca da bagno coi piedi ad artiglio, e riesce di nuovo a sentire, e contro il fuoco del sangue nelle sue palpebre chiuse le pare di vedere veicoli a pale sospesi nella notte a monitorare il flusso, elicotteri da ricerca, grasse dita di luce provenienti dal cielo,

che cercano.