Thursday, April 29, 2010

per te blogger, o lettore di blog egualmente affetto da disturbo borderline di personalità

1) Ti scrivo in punti per essere più veloce. so che stai fremendo per leggere o ascoltare altro.
2) Questa potrebbe essere l'ennesima volta che chiudo il blog.
3) Questa potrebbe essere l'ennesima volta che lo riapro dopo aver pensato di chiudere definitivamente.
4) La dipendenza è una brutta bestia. E' un via vai.
5) La droga è una brutta bestia.
6) Sto cercando di smettere di fumare. Non so se ci sono riuscita.
7) Ma al punto n°4 intendevo la dipendenza da internet. Stamattina infatti ho visto questo disegno su un volantino. (beh, non ho visto proprio questo. questo è un mio goffo tentativo di riprodurlo con paint, il programma di grafica all'avanguardia di windows che tutti conoscerete)
8) Ma l'affermarsi di espressioni come "piuttosto che" al posto di "o" (disgiunzione) e di "la qualunque" al posto di "qualunque cosa", non è preoccupante?
9) Sì.
10) Ho instaurato un bellissimo rapporto di fiducia e stima reciproca con la cassiera (credo anche proprietaria) di un bar che frequento un paio di volte a settimana. Non faccio mai lo scontrino prima di ordinare il caffè, poi una volta che me lo hanno versato in tazza prendo il tutto e mi siedo su un tavolino munito di comoda poltrona e di pila di quotidiani freschi di giornata. Dopo anni, sono ancora ignara se sia previsto un sovrapprezzo per il servizio al tavolo. Comunque bevo, leggo e sfoglio e poi riporto educatamente la tazzina al bancone perché mi hanno insegnato ad aiutare a sparecchiare, mi volto sempre verso la cassa e non c'è nessuno. Ogni volta penso (e sono sicura) che me ne potrei tranquillamente andare via senza pagare e senza che nessuno se ne accorga mai, ma ogni volta sto in piedi ad aspettare l'arrivo della padrona-cassiera (che tra l'altro accorre solo perchè vede me che l'attendo). E niente, spesso mi sorride perchè si fida del fatto che non le ruberò mai i suoi 70 centesimi. E io penso che per questo non mi rompa le scatole che mi siedo, e che leggo tutti i giornali contemporaneamente (ultimamente persino il corriere dello sport) nonostante la cosa sia prepotente nei confronti degli altri clienti. Magari alla fine è buona così con tutti. Ciò che mi induce a non pensarlo è che sembra un bar piuttosto elegante, da dentro.
11) Il numero di questi punti elencati non ha alcun significato. Il numero delle cose che ho da dire e quello delle numerose, restanti cose che non ho da dire, è stato deciso dal caso.
12) Tuttavia eviterò di finire con il 13 e il 17 che si dice portino sfiga.
13) LW diceva che la superstizione è la credenza nel nesso di causalità.
14) Con questo trucchetto dell'elenco numerato però, questo post è più lungo degli altri. Poco rispettoso della mania di cambiar sito ogni secondo che hai tu, caro utente, o al contrario molto liberale nei confronti proprio di questa tendenza. Per noncuranza, a seconda dei punti di vista
15) Non so perché mi pare che oggi tutti ci tengano a parlare di merda. Non di cose schifose o di bassa qualità, ma di merda proprio, quella vera. Ad esempio sulla Repubblica di oggi c'è la recensione di un libro intitolato "Il grande bisogno. Perché non dobbiamo sottovalutare l'ultimo tabù: la nostra ca**a", di Rose George (asterischi non miei). Sarà sicuramente un interessante studio socio-antropologico, ma non mi fa certo venire voglia di leggerlo o di comprarlo. C'è un motivo se i tabù sono tabù e se il rimosso è stato rimosso.
16) In compenso ho comprato qualche giorno fa il nuovo libro di Paolo Sorrentino e devo dire che non ho ancora capito se è bello o brutto, ma che a parte questo, ci sono riferimenti sorprendentemente frequenti all'attività di defecazione dei personaggi, e che questa caratteristica non sarà determinante ma diciamo che nemmeno lo impreziosisce, 'sto cazzo di romanzo, anzi. Lo dico da fan sfegatata dei suoi film, in ogni caso.
17) Nell'attributo "essere fan sfegatata di" si celano probablimente tutti gli errori degli acquisti troppo affrettati.
18) Infine: Cosa c'è di meglio di una bella canzone commerciale ogni tanto, per autoinfondersi buoni sentimenti? Una canzone così, senza alcuna pretesa oltre la vendita, che si piazza naturalmente in cima alla classifica e in fondo alla giornata come la luce in fondo al tunnel per un ferito grave, o il McDonald's in fondo all'autostrada per un bambino annoiato dal viaggio. Piaceri che io non sottovaluterei, ecco
19) Piaceri che sopravvaluterei (e che avevo sopravvalutato). Volevo postare una canzone dei Coldplay, lo giuro, ma non ce l'ho fatta, perché alla fine oggi la beatitudine l'ho provata ascoltando questa:




(fuor di elenco o di metafora. non scriverò più cose serie qua sopra. è sicuro)

9 comments:

Via Rigattieri said...

beh non scriverai più cose serie, ma quello che hai scritto qui è bellissimo (fuor di elenco e di metafora). anch'io sono in mezzo a sorrentino: cominciato ieri e divorato le prime 80 pagine. ti dirò. però è bella la sensazione di leggere un film, no?

incostanza said...

fino a pagina 80 avrei detto (e volevo dire) che mi faceva ca**re, ma poi sono arrivata a pag 156 e devo dire che coi capitoli 7-8, nonostante tutto parta da una ca**ta un po' inverosimile, smette totalmente di deludere e inizia a commuovere. anzi, ti meravigli che (a pensarci bene) la tua commozione finale di pagina 156 sia nata una cinquantina di pagine prima proprio a partire da una ca**ta di cui nel frattempo non conservavi più memoria. comunque, ancora devo arrivare in fondo. e comunque, è il solito genio mi sa. fammi sapere.

Unknown said...

anch'io a p. 156! devo dire che nel 7 un po' gigioneggia (potenzialmente all'infinito), nell'8 si riprende. ma a me mi ha fatto morire dal ridere la Lezione numero uno sulla seduzione. Vado avanti, comunque devo dire che il ragazzo è capace, e non era affatto scontato (anzi: io quando l'ho visto in libreria non lo volevo leggere, me l'ha prestato mio fratello che ne è rimasto entusiasta). una volta l'ho incontrato a parigi e abbiamo parlato un po' di cinema, e lui m'ha detto "marò! ciprì e maresco, m'hai ammazzato la giornata!". non ne capisce un cazzo di cinema, quindi dev'essere proprio un grande cineasta, c'è poco da fare

incostanza said...

grande rita formisano.

renton said...

mi pare assolutamente sensato.

Unknown said...

io finito, tu?

incostanza said...

l'ho finito anche io quest'oggi, dopo qualche giorno di pausa. devo dire che trovo molto difficile dare un giudizio definitivo. cioè, sotto sotto, non mi ha mai abbandonato il pregiudizio iniziale che si trattasse di una paraculata, e secondo me si conferma un po' tale. ripeto, quei pezzi centrali fino alla famigerata pag.156 e anche la parte della baronessa fonseca un po' più avanti, mi sono piaciuti molto. l'intera parentesi brasiliana invece mi è sembrata assai buttata là. non l'ho trovata una buona idea, ma forse neanche lui, visto che la fa iniziare e finire senza sforzarsi di trovare una motivazione o un espediente narrativo decente. e poi va beh, ci sono le solite tematiche ricorrenti che lo ossessionano: la coca, il ricordare tutto pur sniffando coca, l'eroina, la pulizia del sangue, la dipendenza dall'amicizia, il fatto che ciascuno abbia un segreto inconfessabile, il protagonista che parla in prima persona quasi esclusivamente per esprimere la propria visione del mondo, magari anche pontificando un pochino... tutto reimpastato assieme. la solita maestria nel creare colpi di scena inattesi resta, ma mi sembra una virtù molto più cinematografica o comunque più utile al cinema. ma alla fine-ine-ine sono contenta di averlo letto. fa una buona compagnia.

Unknown said...

io sto provando a scrivere una recinzione, in cui dico esattamente le stesse cose. salvo che per me la parentesi brasiliana (ma hai ragione tu, a livello narrativo) è una delle parti più belle per quel personaggio strepitoso che è alberto ratto: e perché è una parentesi herzogiana che a me è piaciuta assai. comunque sorrentino si conferma regista più che scrittore: perché è appunto la galleria di personaggi e i rapporti di questi con tony ad essere la parte più bella, mentre tutta la parte introspettiva risulta eccessiva secondo me, ci avrebbe potuto far sentire "le idee di tony" su tutto: dalla mattonella ai fiori in inverno, sempre con la stessa facilità di scrittura - che gli va riconosciuta -, ma frantumandoci i coglioni. quindi sì, buono averlo letto, ma insomma lungi dall'essere "la versione di tony" che qualcuno dice: non nominare il nome di barney panofsky invano, please.

incostanza said...

alberto ratto è grande ma secondo me solo a tratti, per questo non l'ho citato tra i preferiti. fa anche scompisciare dalle risate questa cosa delle sei dita. però ciò che non mi ha convinto è che nel finale gli vuole dare un valore metafisico quasi spropositato. troppo. o almeno troppo sottolineato esplicitamente, tanto da perdere lo statuto di personaggio in carne ed ossa e diventare qualcosa di molto più immateriale. tipo un'ideologia. o tipo il senso della vita secondo P.S., più che altro. è ovvio che la sua (credo) ultima battuta ti lasci sconvolto e che quello sconvolgimento dato dalla sorpresa abbia il potere di farti dimenticare tutto il resto, perchè provoca un piacere inatteso. è anche vero però che, una volta prese le distanze, risulta più un meccanismo di ribaltamento da plot, che un affondo rivelatorio nell'interiorità di entrambi i personaggi. anche io vorrei farci una recinzione, ma mi sa che l'ho già abbondantemente fatta così. però mandami la tua, se la fai.
P.S: ma vogliamo parlare della centralità dell'aggettivo rocambolesco?